di Tiziano Interlandi, Pierpaolo Cimirro e Davide Casari
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https://agileitalia.agileforitaly.com/index.html#1_2019
Anche quest’anno abbiamo avuto la possibilità di partecipare con entusiasmo all’Agile Business Day, un evento importante e particolare, a partire dalla location unica.
L’università di scienze economiche di Venezia il 13 e 14 Settembre 2019 ha accolto 350 persone, in un contesto internazionale con ospiti e talk che hanno approfondito due temi in particolare: venerdì dedicato al tema People, sabato dedicato al Business.
Notevole la parte logistica, con app dedicata, aperitivi e pranzi e per la prima volta la presenza della traduzione simultanea.
I talk sono stati vari, non solo per quanto riguarda gli speaker ma anche e soprattutto per gli argomenti trattati. Abbiamo trovato il talk di apertura “Stop Giving Feedback” insieme al bellissimo talk di Deborah Gisolfi “Employer Branding” di assoluta sostanza per quanto riguarda i consigli dati sul tema HR, le relazioni verso tutte le persone che fanno parte di un’azienda e che lavora secondo la metodologia Agile o che si sta addentrando in questo mondo.
Si è spaziato dalla filosofia con Marco Calzolari, gli studi di psicologia di Monica Bormetti in cui è stato spiegato come si comporta il cervello nelle varie situazioni lavorative oltre a lezioni di crescita e adattamento nei gruppi di lavoro tenuto da Andrea Provaglio.
Infine vogliamo citare l’argomento secondo noi più importante, quello che riteniamo la vera essenza della comunicazione Agile ovvero la “comunicazione pratica”.
Su quest’ ultimo punto il bellissimo esempio è stato quello portato in cattedra da Paolo Sammicheli (Autore di Scrum for Hardware) che grazie al suo lavoro ci ha permesso di conoscere l’amministratore delegato di SISMA S.p.A, un uomo fuori dal comune che ha inteso in pieno il potere di una Transizione Agile e ha permesso a tutto il suo reparto di progettazione di cambiare totalmente gli approcci lavorativi aziendali.
Ci portiamo a casa due giorni belli e ricchi di contenuti.
Insieme a IAD, ABD è il più importante a livello italiano e vede un’altissima partecipazione tra coach, praticanti e neofiti, garantendo ottimo networking e continuo scambio di opinioni.
Abbiamo fatto alcune domande a Michele Budri, tra gli organizzatori di ABD:
ABD è uno dei momenti in un cui la comunità agile italiana e diversi ospiti internazionali si ritrovano e si confrontano. Quali le principali differenze nella divulgazione del mindset in Italia rispetto agli altri paesi?
Una delle caratteristica che per noi è anche uno stimolo, è apportare ogni anno dei cambiamenti sostanziali alla struttura della conferenza ispirandosi alle conferenze degli altri paesi, cosa non banale perché rimette in discussione tutto quello che era stato stabilizzato. Per noi è molto importante migliorare ogni anno i contenuti della conferenza, ma non ci accontentiamo solo di questo, l’esperienza che ogni partecipante vive prima di arrivare, durante e anche i giorni dopo le giornate di conferenza, è altrettanto importante, proviamo a mettere molta cura nei dettagli non lasciando niente per scontato, un po’ ispirandoci ai contenitori dei dispositivi Apple , per noi la scatola e l’esperienza nell’arrivare al dispositivo, è tutto ciò che i partecipanti provano per arrivare ai contenuti dello speaker ai quali sono seduti di fronte in aula.
Un’altra caratteristica che ci distingue è che le conferenze internazionali negli altri paesi hanno la totalità delle sessioni in lingua inglese, noi invece manteniamo due aule in lingua italiana e una in lingua inglese con traduzione simultanea, non discriminando la nostra amata lingua madre.
Come ABDonTour, in termini di movimento (giornata, percorso itinerante), sta impattando la divulgazione dell’agile nelle varie aziende in cui è stata ospitata?
Nelle precedenti 2 edizioni dei workshop di ABDonTour abbiamo visitato circa 20 aziende nel nord Italia, e tutti ci hanno accolto a braccia aperte, e abbiamo visto che chi è aperto ad ospitare queste iniziative, o è in una fase di trasformazione aziendale, oppure noi siamo una prima scintilla di un percorso che è in fase di valutazione. Non è una cosa di poco conto da parte della proprietà o dei manager, aprire le porte della propria azienda, facendo partecipare alcuni dei propri dipendenti e iniziare una contaminazione con un mindset agile, non tutti sono disposti a mettersi in discussione. Ci piace pensare che il nostro impatto non sia come un terremoto, ma piuttosto cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.
Quali sono e come stanno evolvendo i segmenti di persone che partecipano a questo evento?
Abbiamo notato che ogni anno ci sono volti nuovi che partecipano alla conferenza ABD, questo pensiamo sia dovuto sicuramente al passa parola tra le persone che hanno partecipato negli anni precedenti, e anche al crescente interesse verso l’Agile. Non siamo solo un evento per chi può permettersi di acquistare il ticket, abbiamo in noi nativo lo spirito della community, e nelle settimane successive all’evento divulghiamo video e podcast, e dal numero di download e visualizzazioni, crediamo che faccia piacere a molti questo nostro approccio divulgativo. Non abbiamo fatto una mappatura dei partecipanti con delle domande precise, per capire come evolvono i segmenti , ma è sicuramente una cosa interessante che mi ha fatto riflettere, e non mancherà un esperimento nei prossimi mesi, per mettere insieme un set di domande interessanti che forniscono una mappatura della prossima conferenza.
Agile Coach - Internal Processes Director - Software Eng. @Cerved, Evangelist, Co-Founder AgileItalia,AgileForItaly and AgileDatabase.org, Agile/Scrum & SixSigma Certified